Autore Topic: [Risolto] Uscire fuori dal seminato?  (Letto 6002 volte)

Offline Picavbg

  • Senatore Gambero
  • ******
  • Post: 1.620
    • Mostra profilo
[Risolto] Uscire fuori dal seminato?
« il: 04 Ottobre 2013, 11:48:06 »
Mi trovo di fronte ad una difficoltà pratica e psicologica. Dovrei scrivere, perchè l'ho avuto richiesto, un programma che giri in ambiente windows, ma io di windows non ne voglio sapere. Perciò l'ideale sarebbe scrivere il programma su Linux e poi farlo girare su windows. Ridurrei così i contatti con quel sistema al minimo indispensabile. Però, essendo Gambas monopiattaforma, non posso, in quest'occasione, farne uso. Dovendo girare lo sguardo verso altre potenzialità software di programmazione, ho davanti a me tre possibilità di scelta. Potrei puntare su C++, Python o Java. Qualcuno mi consiglia Java, più vicino al C++, ma più semplice e più versatile a funzionare su più piattaforme , senza dovere affrontare, probabilmente, una compilazione obbligatoria su Windows.
Son sul punto di dover decidere, ma non ci riesco. Graderei, se possibile, ricevere conforto e consiglio da chi conosce i suddetti linguaggi o  :D non necessariamente tutti e tre.
 :ciao:
« Ultima modifica: 28 Febbraio 2014, 17:27:10 da Picavbg »
:ciao:

Offline md9327

  • Moderatore
  • Senatore Gambero
  • *****
  • Post: 2.840
    • Mostra profilo
Re: Uscire fuori dal seminato?
« Risposta #1 il: 04 Ottobre 2013, 12:49:19 »
Un pò ti sei risposto da solo.

Dovendolo sviluppare sul tuo linux per poi farlo girare su windoz, devi andare su linguaggi interpretati multipiattaforma, onde evitarti problemi e perdite tempo con le differenti compilazioni.

Premetto che sono un antico fan di C/C++, posso dire che Java offre sintassi simile, per cui per chi è familiare il C, il passaggio può essere quasi indolore. Sulla facilità, la cosa dipende dalla propria esperienza e da cosa devi fare.

Il php e il python sono ottimi. Il php anche è molto simile al C, mentre python ha una sua sintassi particolare. Entrambi hanno un'ampia scelta tra librerie e codice di esempio, oltre che di tanta documentazione.

Anche come ambienti di sviluppo ce ne sono a bizzeffe.

Sò che non dovrei dirlo, ma gambas è legato a linux, per cui io non intraprenderei un discorso di creazione ambiente virtuale o l'uso di ambienti simulati. Anche sul sito di gambas non ci sono riscontri su implementazioni create con successo di questo tipo.

Offline Picavbg

  • Senatore Gambero
  • ******
  • Post: 1.620
    • Mostra profilo
Re: Uscire fuori dal seminato?
« Risposta #2 il: 04 Ottobre 2013, 15:51:44 »
Grazie md9327! Dopo la nostra chiaccherata sul virtuale, ho capito che avrei fatto bene a dirottarmi verso altri lidi, ma la mia idea è quella di non abbandonare Linux come mio ambiente di sviluppo, anche se poi il programma eseguibile dovrà girare in ambiente W...

Scarterei anche la possibilità di installare VirtualBox sul mio pc e scrivere il programma in Java. Ciò soprattutto perchè dovrei portare  la memoria RAM del mio pc, se ancora possibile, dopo 5 anni dalla data d'acquisto, dagli attuali 2 GB ai 4 GB necessari per rendere più snello il sistema.

Utilizzando però Java, così come C++ o Python, dovrei sviluppare senza potere sfruttare da subito la GUI, a cui dovrò sempre arrivare per non vedere il mio lavoro spregevolmente scartato. Per me che sono abituato a gestire la codifica dentro l'ambiente grafico diventa enigmatico; infatti non so se i due promessi sposi, programma sorgente e interfaccia grafica, andranno subito d'accordo o se, invece, non dovrò, modificare poi la codifica per adattarla alle esigenze della GUI.   :D
 :ciao:


:ciao:

Offline md9327

  • Moderatore
  • Senatore Gambero
  • *****
  • Post: 2.840
    • Mostra profilo
Re: Uscire fuori dal seminato?
« Risposta #3 il: 07 Ottobre 2013, 14:21:25 »
Mica ti ho capito, sai?

Puoi programmare in quei linguaggi, java compreso, direttamente sotto linux, e portare il pacchetto finito su windoz.
L'importante è che sul sistema target vi sia la VM Java o comunque l'interprete per quel linguaggio.

Su Linux puoi usare sia Eclipse che NetBeans, che sono due ambienti molto potenti, o anche altri a tuo piacimento. Il fatto che tu svlippi sotto linux non ha assolutamente importanza, se parliamo di linguaggi interpretati.

Offline Picavbg

  • Senatore Gambero
  • ******
  • Post: 1.620
    • Mostra profilo
Re: Uscire fuori dal seminato?
« Risposta #4 il: 07 Ottobre 2013, 15:08:26 »
 ???
Da una settimana cerco, anche leggendo, sulla programmazione, in Python ed in Java, di trovare un indirizzamento e l'unica cosa che ho capito è che Java è molto vicino al C++, e quindi, più familiare a me, Python invece ha un suo ambiente, molto semplificato per il programmatore in erba, ma un pò ostico per me, abituato al basic base.
Per es., non ho più trovato tipi di dato byte, nè la possibilità di manipolare bit. i cicli di if, for, while sono privi delle rispettive istruzioni endif,next,wend.
Di contro dovrebbe essere più semplice gestire un output di stampa. Ho letto anche che nativamente si può acquisire un documento da un file Excel.
Insomma, per concludere ora sono peggiorato e mi sento  :rolleyes:
 ;D  :ciao:
:ciao:

Offline pastrank

  • Maestro Gambero
  • ****
  • Post: 265
    • Mostra profilo
Re: Uscire fuori dal seminato?
« Risposta #5 il: 07 Ottobre 2013, 21:15:33 »
Python invece ha un suo ambiente, molto semplificato per il programmatore in erba

Magari per programmatori che l'erba l'hanno appena fumata  :) La forza di Python (ultimamente l'ho frequentato un po', a discapito anche di Gambas purtroppo) io la vedo nella semplicita' di alcune operazioni, e nel numero di "moduli" accessori, anche fuori dalla libreria standard. Di contro, vedo male la voglia di "fare tutto" della stessa libreria standard (questo lo dico anche per Gambas, non capisco perche' il numero di componenti continua a crescere), e l'impressione che ci sia un po' troppa confusione  :D
Comunque trovo Gambas molto piu' veloce.

Offline md9327

  • Moderatore
  • Senatore Gambero
  • *****
  • Post: 2.840
    • Mostra profilo
Re: Uscire fuori dal seminato?
« Risposta #6 il: 08 Ottobre 2013, 15:42:33 »
Aspettate un attimo...

Python ha un'espansione enorme, forse non molto qui in Italia, ma è grande e forse più di Java.
La potenza è certamente un fattore anche personale, ma posso affermare con certezza che è uno dei linguaggi più potenti e veloci che ci sono oggi.
La sua potenza è proprio basata sulla facilità di manipolazione dei dati, che non ha nessun linguaggio (eccetto il C), e al suo motore.
Di librerie ce ne sono a iosa.
L'unica particolarità è che è idealmente stato inizialmente creato da alcuni puristi, per cui ha anche una sua particolare sintassi, ma non è per nulla ostica, anche se la sua struttura somiglia molto all'antico Cobol (molto lontanamente somigliante...).
E' sottinteso che i linguaggi, più sono vicini alla macchina (vedi ASM e C), più sono ovviamente veloci, ma tra quelli interpretati credo si posizioni tra il gruppo dei superpremiati.
Ha certamente alcune lacune, visto da una prospettiva da neofita, ovvero l'assenza di un ambiente grafico, cosa che fà erroneamente pensare sia un linguaggio da script e non visuale, ma basta dare un'occhiata in giro per la rete, e se ne trovano a bizzeffe che fanno concorrenza a molti bei programmi.
Gambas è sicuramente veloce rigurdo lo sviluppo, ma è anche la sua pecca, perchè un pò troppo facilitato dall'eliminazione di alcune delle potenzialità che hanno altri linguaggi.

Offline pastrank

  • Maestro Gambero
  • ****
  • Post: 265
    • Mostra profilo
Re: Uscire fuori dal seminato?
« Risposta #7 il: 08 Ottobre 2013, 22:35:20 »
uno dei linguaggi più potenti e veloci che ci sono oggi.

Veloce, ma non per tutto. Con i testi trovo Lua e Gambas molto piu' performanti.

Offline Picavbg

  • Senatore Gambero
  • ******
  • Post: 1.620
    • Mostra profilo
Re: Uscire fuori dal seminato?
« Risposta #8 il: 08 Ottobre 2013, 23:08:34 »
Aspettate un attimo...

Python ha un'espansione enorme, forse non molto qui in Italia, ma è grande e forse più di Java.

L'unica particolarità è che è idealmente stato inizialmente creato da alcuni puristi, per cui ha anche una sua particolare sintassi, ma non è per nulla ostica, anche se la sua struttura somiglia molto all'antico Cobol (molto lontanamente somigliante...).

Questa tua affermazione sulla sua somiglianza col Cobol mi lascia un pò perplesso. Io conosco molto bene il Cobol. É stato il mio strumento di lavoro per diversi anni e, salvo evoluzioni, che magari mi sono sconosciute negli ultimi 15 anni, non mi pare che i due linguaggi abbiano alcun grado di parentela sintattica.

Comunque, visto che siamo di fronte ad un bivio senza cartelli indicativi sulla strada più corta per arrivare alla meta, tu opteresti per Java o per Python?
Considera che dovrei gestire i soliti sempre presenti report di stampa.


Ciao.
:ciao:

Offline md9327

  • Moderatore
  • Senatore Gambero
  • *****
  • Post: 2.840
    • Mostra profilo
Re: Uscire fuori dal seminato?
« Risposta #9 il: 09 Ottobre 2013, 12:04:27 »
Aspettate un attimo...

Python ha un'espansione enorme, forse non molto qui in Italia, ma è grande e forse più di Java.

L'unica particolarità è che è idealmente stato inizialmente creato da alcuni puristi, per cui ha anche una sua particolare sintassi, ma non è per nulla ostica, anche se la sua struttura somiglia molto all'antico Cobol (molto lontanamente somigliante...).

Questa tua affermazione sulla sua somiglianza col Cobol mi lascia un pò perplesso. Io conosco molto bene il Cobol. É stato il mio strumento di lavoro per diversi anni e, salvo evoluzioni, che magari mi sono sconosciute negli ultimi 15 anni, non mi pare che i due linguaggi abbiano alcun grado di parentela sintattica.

Comunque, visto che siamo di fronte ad un bivio senza cartelli indicativi sulla strada più corta per arrivare alla meta, tu opteresti per Java o per Python?
Considera che dovrei gestire i soliti sempre presenti report di stampa.


Ciao.

La somiglianza, e l'ho messa lì con una pausa, è per il fatto che ha una sintassi strutturata, dipendente dalla posizione, tutto qui. Per il resto non è assolutamente uguale...  ;D
Ci ho lavorato, purtroppo, anche io... molti millenni fà...  ;D

Riguardo al linguaggio, a questo punto non posso dirti altro. Forse opterei per java, in quanto molto simile (ripeto simile) al c, su cui ho lavorato svariati anni, ma anche con il python ho fatto qualcosa, anche divertente programmarci. Come ho detto, per questo linguaggio ci sono pochissimi ambiente di sviluppo grafici, per cui è in effetti un pò più laborioso creare form e dialog. Sò che ne esistono, ma la maggior parte è purtroppo a pagamento.
Per java, come pure ho scritto, di ambienti ne esistono molti, i più blasonati sono eclipse (open) e netbeans (anch'esso open ma di proprietà di Oracle). Io uso netbeans, un pò perchè per lo sviluppo di applicazioni web è un pò più aiutato. Eclipse ha la stessa potenza (forse anche di più), ma devi andarti a cercare ed installare tutte le librerie che ti servono, e io l'ho trovato un pò fuorviante, in particolare perchè in java esistono megatonnellate di librerie, e spesso fanno le stesse cose, ma di sicuro c'è poco che puoi inventarti tu, e in rete trovi le risposte su tutto.

Offline splugenbrau

  • Grande Gambero
  • ***
  • Post: 205
    • Mostra profilo
Re: Uscire fuori dal seminato?
« Risposta #10 il: 09 Ottobre 2013, 12:31:40 »
Ciao md9327, ciao Picavbg, ciao a tutti.
Forse il Python ricorda un pò il Cobol anche perchè
nella sintassi hanno cercato di ridurre la punteggiatura (parentesi, punto e virgola, etc)
rispetto al C, Java, PHP, JavaScript.
Hanno imposto delle buone regole di indentazione che nel Cobol puro
non sono obbligatorie ma fortemente raccomandate.

Meglio il Java o il Python? Bella domanda:
Java. C'è quello originale della Sun e quello Open. Il primo forse si riserva dei
diritti sulle applicazioni commerciali. Il secondo mi sa che é GPL3. Non so
quanto siano compatibili tra loro: tipo compilare con uno e far girare col runtime
dell'altro. Credo che difficilmente possano convivere sulla stessa macchina.
Come ambiente di resource workshop raccomandano Swing. Che consente
di realizzare finestre e textbox e tasti stile Windows 3.11. Un pò vecchi rispetto
alla qualità di Gnome 2.
Python. So solo che studiando la grammatica GTK2.8 e GTK3.8 mi accorgo
che rispetto al C si scrive di meno ed è più facile rileggere. Non conosco le licenze
del Python. Come ambiente resource workshop è senz'altro conveniente Glade.
Vedi anche: http://www.micahcarrick.com/gtk-glade-tutorial-part-3.html#2
e anche: http://gladewin32.sourceforge.net/
Ciao. :hard:
« Ultima modifica: 09 Ottobre 2013, 12:44:34 da splugenbrau »

Offline Picavbg

  • Senatore Gambero
  • ******
  • Post: 1.620
    • Mostra profilo
Re: Uscire fuori dal seminato?
« Risposta #11 il: 09 Ottobre 2013, 14:23:45 »
Come ambiente resource workshop è senz'altro conveniente Glade.
resource workshop    ???

In qualche occasione l'ho detto: l'inglese purtroppo è la lingua ufficiale della scienza informatica, anche se non tutti i paesi del modo la utilizzano senza tradurla nella lingua nazionale. Io però l'ho sempre rifiutata e non riesco a mescolare i termini inglesi con quelli della lingua che madre natura ci ha donato, quindi, ti chiedo scusa, ma non capisco a cosa ti riferisci. Se ti puoi esprimere in termini che io  possa comprendere a cosa ti riferisci, te ne sarei assai grato.
Ciao.
:ciao:

Offline md9327

  • Moderatore
  • Senatore Gambero
  • *****
  • Post: 2.840
    • Mostra profilo
Re: Uscire fuori dal seminato?
« Risposta #12 il: 09 Ottobre 2013, 14:53:22 »
Java è libero, a prescindere che sio o meno della Oracle. Non credo proprio che possanno renderlo a pagamento, perchè sarebbe adesso la rovina della società, perchè verrebbe abbandanato sicuramente dal ceto medio-basso dei programmatori, e delle società che si basano su questo linguaggio.
Questo ovviamente è un mio pensiero...
Riguardo al fork open-source, sò per certo che non è perfettamente compatibile, ed è anche un tantino arretrato rispetto a quello standard.
Che possono coesistere posso affermarlo, in quanto sulla mia macchina ci sono tutti e due (anche più d'uno per esigenze di versioning), e non si danno fastidio, in quanto java è indipendente dal sistema operativo, in particolare delle varie configurazioni di sistema. E' un sistema a sè stante, con i pregi e difetti che questo comporta.

A differenza, php, python ecc., sono sicuramente portabili, ma si integrano anche con il sistema operativo (vedi librerie contenute appunto nelle cartele di sistema).

Di certo è che si tratta di programmare prevalentemente applicazioni web, java, javascript e php, la fanno da padroni, in quanto appunto sviluppati principalmente per questo scopo, e poi devenuti dei mostri adattabili a tutte le esigenze.
Se uno vuole anche non perdersi nella pura programmazione, creare form e quant'altro in maniera veloce e visuale, avere già tutti gli strumenti pronti da usare, evitare problemi legati allo studio di tutte quelle cose che, alla fine, fanno perdere di mira l'obiettivo finale (vedi creare una maschera scrivendola tutta a mano), bè allora la direzione è appunto java.

Offline Picavbg

  • Senatore Gambero
  • ******
  • Post: 1.620
    • Mostra profilo
Re: Uscire fuori dal seminato?
« Risposta #13 il: 09 Ottobre 2013, 18:48:30 »
Se uno vuole anche non perdersi nella pura programmazione, creare form e quant'altro in maniera veloce e visuale, avere già tutti gli strumenti pronti da usare, evitare problemi legati allo studio di tutte quelle cose che, alla fine, fanno perdere di mira l'obiettivo finale (vedi creare una maschera scrivendola tutta a mano), bè allora la direzione è appunto java.

Cioè, se non ho capito male, in definitiva per uno come me, che non conosce nè Java nè Python, completa il suo programma più velocemente con Java che Python.
 :o Per la verità ero convinto del contrario.

Ma non ho ancora capito, ed è importantissimo per la mia scelta finale, come posso produrre una stampa cartacea senza imbarcarmi in sofferenti e lunghe ricerche d'aiuto nei meandri della documentazione disponibile sul web. Non posso partire a scrivere un programma che dovrà stampare con gli archivi da preparare e poi, alla fine del viaggio, quando il programma funziona, trovarmi con le mani legate perchè non trovo la maniera giusta per ottenere la stampa di uno "stupidissimo" foglio, del tipo, tanto per fare un esempio, stampare un modulo di c/c postale.  ;)
 :ciao:

:ciao:

Offline splugenbrau

  • Grande Gambero
  • ***
  • Post: 205
    • Mostra profilo
Re: Uscire fuori dal seminato?
« Risposta #14 il: 10 Ottobre 2013, 09:30:24 »
Ciao Picavbg, ciao a tutti.
L'inglese lo conosco anch'io non completamente.
Resource Workshop letteralmente vuol dire "negoziamento delle risorse",
cioè finestre, tendine, pop-up, tasti, box di testo, etichette.
Quando l'ambiente Resource Workshop è in grado di visualizzare anche
l'aspetto definitivo si dice che è WYSIWYG che sono le iniziali di
"What You See Is What You Get" che letteralmente vuol dire
"Quello che vedi é quello che otterrai".
Resource Workshop é un termine coniato dalla Apple-Machintosh nei primi anni
'90 e adottato anche nelle prime versioni di Visual Basic Microsoft
e Borland C++.
Esso si contrappone all'ambiente IDE, che sta per Integrated Developpement
Environment che è principalmente lo strumento grafico che visualizza il
codice con l'evidenziazione della sua sintassi.
L'IDE può e può anche non comprendere un Resource Workshop.
Ciao. :ot: