Differenze tra le versioni di "Creare una "Libreria condivisa" (Shared Library) .so"

Da Gambas-it.org - Wikipedia.
(Realizzazione pratica di una Libreria condivisa .so)
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La prima fase prevede la creazione in C o C++ dei due file che contengono il codice della/le funzione/i che sarà/nno utilizzata/e dal nostro programma Gambas. Il primo file sarà un normale file, che qui a mo' di esempio chiameremo ''primo.c'', ed il secondo file sarà l'header del file precedente, e che chaimeremo: ''primo.h'' .
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La prima fase prevede la creazione in C o C++ dei due file che contengono il codice della/le funzione/i che sarà/nno utilizzata/e dal nostro programma Gambas. Il primo file sarà un normale file, che qui a mo' di esempio chiameremo ''primo.c'', ed il secondo file sarà l'header del file precedente, e che chiameremo: ''primo.h'' .
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Poniamo come esempio che il file ''primo.c'' sia semplicemente il seguente:
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int fun(int a)
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e che il relativo file header ''primo.h'' sia dunque questo:
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int fun(int);
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Versione delle 18:52, 26 mag 2012

Introduzione

In Gambas possono essere richiamate con la funzione Extern le cosiddette "Librerie condivise" (Shared Library) con estensione finale .so . Esse sono librerie esterne a Gambas, scritte in C o C++, che offrono potenzialità, funzionalità e risorse non disponibili eventualmente al momento con Gambas.

Le Librerie condivise sono delle librerie che vengono caricate dai programmi al loro avvio.

E' possibile creare da sé una Liberia condivisa .so ed utilizzarla con uno o più dei nostri programmi dei Gambas, richiamandola, come sappiamo, con la funzione "Extern". Per realizzare una Liberia condivisa .so sarà necessario avere dimistichezza ed adeguata conoscenza con il linguaggio C o con il C++.


Elementi distintivi delle Librerie condivise

Riguardo alle Librerie condivise si distinguono tre tipi di nomi.

Il pprimo tipo di nome è chiamato "soname", costituito in ordine da:

  • il prefisso lib;
  • il nome della libreria;
  • l'estensione .so;
  • un punto e il numero della versione.


Esempio: libnomequalsiasi.so.0


Il secondo tipo di nome è chiamato nome reale, il quale non è altro che il file contenente il codice della libreria. Il nome reale della Liberia è costituito a sua volta in ordine da:

  • il prefisso lib;
  • il nome della libreria;
  • l'estensione .so;
  • un punto, un numero, poi un punto ed infine il numero del rilascio.


Vi è, infine, il nome che il compilatore usa, quando viene richiamata ed utilizzata una Liberia condivisa. Tale nome non è altro il soname privo di qualsiasi numero di versione. Questo file è semplicemente un collegamento simbolico al soname più recente della Libreria. Se, dunque, per esempio il soname della Liberia condivisa è /usr/lib/libnomequalsiasi.so.1 , il file con il nome del collegamento simbolico a tale soname sarà: /usr/lib/libnomequalsiasi.so .


Pertanto riassumendo in ipotesi avremo:

  • soname: libnomequalsiasi.so.1
  • nome reale: libnomequalsiasi.so.1.0
  • nome del collegamento simbolico: libnomequalsiasi.so


Dove salvare le Librerie condivise .so

Gli standard GNU raccomandano di insatallare tutte le Librerie nella directory: /usr/local/lib. Invece il Filesystem Hierarchy Standard (FHS) suggerisce di porre la maggior parte delle Librerie nella directory: /usr/lib, e solo quelle che non appartengono al sistema andrebbero salvate nella directory: /usr/local/lib.

Ad ogni modo, la Liberia condivisa .so, da noi creata ed utilizzata dal nostro programma Gambas, potrà essere salvata in una qualsiasi directory, e da lì richiamata dal nostro programma.


Realizzazione pratica di una Libreria condivisa .so

La creazione di una Libreria condivisa .so è semplice. Essa si articola sostanzialmente in quattro fasi, che vedremo nello specifico di seguito.

1a fase La prima fase prevede la creazione in C o C++ dei due file che contengono il codice della/le funzione/i che sarà/nno utilizzata/e dal nostro programma Gambas. Il primo file sarà un normale file, che qui a mo' di esempio chiameremo primo.c, ed il secondo file sarà l'header del file precedente, e che chiameremo: primo.h .

Poniamo come esempio che il file primo.c sia semplicemente il seguente:

int fun(int a)
{
  return (a + a);
}

e che il relativo file header primo.h sia dunque questo:

int fun(int);


2a fase La seconda fase prevede la creazione del (o dei) file oggetto che sarà inserito nella Libreria.



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