Ottenere numeri casuali di ambito Byte dai file-device /dev/random e /dev/urandom

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I file speciali "/dev/random" e "/dev/random" fungono da generatori di numeri pseudo-casuali. [nota 1] [nota 2]

Permettono l'accesso al rumore ambientale raccolto da driver di periferica ed altre fonti. Essi utilizzano un recipiente di entropia di 512 byte per generare dati casuali e si fermano quando tale recipiente è pieno. In particolare il kernel di Linux genera entropia dal timing della tastiera, i movimenti del mouse, e tempi IDE e rende i dati casuali di caratteri a disposizione di altri processi del sistema operativo attraverso i file speciali /dev/random e /dev/random.


Mostriamo un esempio pratico per leggere uno dei file-device, ad esempio /dev/urandom, e ottenere numeri casuali di tipo Byte (il corrispondente unsigned char del linguaggio C):

Public Sub Main()

 Dim fl As File
 Dim b As Byte
 
  fl = Open "/dev/urandom" For Read
  
  While True
    Read #fl, b
    Print b
    Sleep 0.3
  Wend
  
End



Note

[1] I file-device "/dev/urandom" o "/dev/random" forniscono numeri casuali basati su stati fisici derivanti dai driver hardware, mentre la funzione Rnd() fornisce numeri pseudo-casuali che non possono essere utilizzati in crittografia.

[2] Coloro che lavorano con i computer parlano spesso del "generatore di numeri casuali" del loro sistema e dei "numeri casuali" che esso produce. I numeri, calcolati da un computer attraverso un processo deterministico, non possono però per definizione essere casuali. Infatti, data la conoscenza dell'algoritmo utilizzato per creare i numeri e lo stato interno, è possibile predire tutti i numeri restituiti dalle chiamate successive all'algoritmo, mentre con numeri veramente casuali, la conoscenza di un numero o di una sequenza arbitrariamente lunga di numeri non è di alcuna utilità per prevedere il numero successivo da generare.



Riferimenti