Piattaforme > Fedora e derivate

Dimensioni finestre e font alterate

<< < (2/3) > >>

md9327:
In realtà la cosa può essere automatizzata anche con una semplice Form.
C'è una proprietà comune che istruisce il container di ridimensionare i suoi oggetti. Ora non ho gambas sottomano, e mi sfugge (eh, la memoria...) il nome della proprietà.

Come mi pare di aver scritto, tu devi istruire gli oggetti in modo che:

1) il container possa modificare in autonomia gli oggetti che contiene
2) l'oggetto in particolare deve permettere che il suo parent (il container) modifichi le sue dimensioni.

Picavbg:
fra il dire e il ... fare c'è sempre una bella differenza, specialmente se, come me non si ha idea su come si debbano oliare gli ingranaggi di certi meccanismi per eliminare attriti e rumori. Infatti in una delle Form modali del mio programma ho disegnato oggetti dove, successivamente alle tue indicazioni di attenzione ho modificato il parmetro Expand, ottenendo in progettazione l'immagine Schermata1, eppure in esecuzione la Form si presente con l'oggetto Panel1 come nell'immagine Schermata2, cioè più largo di quello progettato, con le proprorzioni alterate rispetto a quelle disegnate in progetto.

md9327:
In realtà c'è una cosa da dire, ovvero che durante la progettazione, Gambas utilizza le librerie kde, mentre in esecuzione la cosa dipende dalla nostra scelta (gtk o kde).
A parte questo, è ovvio che le dimensioni degli oggetti, una volta reso il tutto automatizzato, rispecchiano le dimensioni del contenitore. Nel caso di una form, se tentiamo di schiacciarla, ad esempio orizzontalmente, è ovvio che la cosa si ripercuote allo stesso modo sugli oggetti che contiene.
Nella costruzione di un sinottico, puoi miscelare oggetti dinamici e oggetti fissi (nel senso che le dimensioni sono quelle definite in fase di progettazione). In questo caso il ridimensionamento viene condizionato da questa situazione, magari bloccando o comportandosi in modo diverso da quanto ci si aspetta.
In alcuni linguaggi è possibile definire anche le dimensioni massime e minime che può assumere un oggetto. La cosa al momento non è implementata in Gambas in modo nativo, ma è comunque possibile simularla a livello di codice.
Per poter raggiungere l'aspetto voluto, in situazione di dinamicità, è possibile sia necessario utilizzare più oggetti contenitori, disponendoli in modo opportuno e a volte in contrasto l'uno con l'altro. In questo caso vengono molto utili le V/HBox che, dato che non vanno ad influire visivamente sulla grafica diretta di una form, sicuramente ti permettono di creare logiche di ridimensionamento molto articolate.
Devo dire che inizialmente usavo form molto statiche e fisse, anche perchè amo molto immergermi sullo studio del codice sottostante, e consideravo poco l'aspetto grafico. Una volta che mi ci sono messo a giocare, la cosa mi ha pure divertito.

Picavbg:
Non so; non riesco a seguirti. Ciò che mi sorprende sono le novità negative riscontrate in G2 a seguito della installazione di Fedor16. Francamente non hio nessuna voglia di andare a riprogettare tutte le Form utilizzate, ciascuna coi propri oggetti ed il motivo è semplice: utilizzare strumenti non noti non mi sembra produttivo. Come faccio a perecepire che a fine lavoro otterò quello che vorrei?  :-[
 :(

md9327:
Tanto per dirla tutta, io sono ancora fermo alla 14. Dato che in questo periodo di casini nè ho a iosa, penserò più in là di aggiornare il tutto, forse addirittura alla 17...

Ritornando al discorso, qui la colpa di queste differenze è di tutti e di nessuno. Fedora, a mio avviso, si aggiorna troppo velocemente rispetto a tempo addietro. I DM (vedi Gnome e KDE) si aggiornano continuamente, e ad ogni cambio versione le modifiche sono così sostanziali da costringere molte applicazioni (non solo fatte con Gambas) a essere riviste e adattate. Gambas, dato che si basa su librerie esterne (appunto gtk e kde), è sensibile ai cambiamenti di queste, e data la scarsa diffusione, fà fatica a stare dietro a queste svolte repentine.
La cosa che un povero programmatore può fare, è cercare di utilizzare tutti gli strumenti disponibili onde ridurre al minimo l'impatto di qualsivoglia cambiamento esterno, e devo dire che Gambas li hà, almeno quelli basilari.
Sò bene che, una volta costruita una maschera che funziona, ulteriori modifiche sono considerate una perdita di tempo, e la paura di fare qualche casino è pure alta, visto che ormai una qualche domestichezza con la programmazione con Gambas è stata assimilata, forse potrebbe essere il caso di rivedere certe logiche iniziali, e cercare di migliorare il nostro approccio con il linguaggio, cercando di utilizzare e aggiungere qualche funzionalità, lasciata a suo tempo sopita a causa della scarsa conoscenza di Gambas.
Come esempio posso dire che pgDesigner, ma anche altri progetti fatti con Gambas, li ho creati e distrutti milioni di volte, intefacce comprese, sempre con l'intenzione di migliorare qualcosa, di sperimentare un oggetto o anche una semplice proprietà, per non parlare di logiche perverse e quant'altro. Sempre portando come esempi pgDesigner, le form che contiene non sono poche, ma una volta scoperto un miglior approccio, non ci ho pensato due volte a ricrearle ex-novo.
Non se dirti questa cosa cosa può offendere, ma credo tu debba, prima di metter giù una qualsiasi cosa, sperimentare prima e cercare di scoprire i segreti di ogni oggetto o proprietà che Gambas ti mette a disposizione, anche solo per capire se uno di questi potrebbe risolvere una tua logica o un tuo desiderata. Io faccio sempre così, e le mie conoscenzwe sono basate sulle capocciate date sul monitor e bestemmioni detti sottovoce. Solo se proprio non si cava un ragno dal buco, si prende la procedura 3, e si chiede a qualcuno che ci capisce... Prendi tutto ciò come un consiglio da amico...  :-*

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa