Autore Topic: Matteo Renzi vuole Consigli: rispondiamo  (Letto 4358 volte)

Offline Gianluigi

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Matteo Renzi vuole Consigli: rispondiamo
« il: 20 Maggio 2014, 21:08:12 »
Vi riporto un appello apparso sul sito del Majorana di Gela fatto dal Pro. Antonio Cantaro che a qualcuno interessato potrebbe essere sfuggito.

mercoledì 07 maggio 2014

OGGETTO: Matteo Renzi vuole Consigli: rispondiamo


Il Presidente Matteo Renzi, in vista della riforma della Pubblica Amministrazione prevista per giugno, ha reso disponibile un indirizzo e-mail a cui inviare i nostri suggerimenti. Fino al 30 maggio 2014, abbiamo la possibilità di indicare una enorme fonte di risparmio che è del tutto indolore (tranne per qualche multinazionale straniera). Scriviamo tutti, se in tanti, potrebbe funzionare veramente ...

Questa iniziativa non appartiene a nessun partito politico ma solamente e semplicemente al buon senso degli italiani.
nuoto in attesa del bacio di una principessa che mi trasformi in un gambero azzurro

Offline Michy9393

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Re: Matteo Renzi vuole Consigli: rispondiamo
« Risposta #1 il: 26 Maggio 2014, 22:09:22 »
Mandato...spero che serva a qualcosa :D

Offline Orionis

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Re: Matteo Renzi vuole Consigli: rispondiamo
« Risposta #2 il: 29 Maggio 2014, 23:35:23 »
Approvo incondizionatamente ed ho inviato.
Grazie per la segnalazione.
Neanche gli Dei...possono nulla...contro la stupidità umana?

Offline Gianluigi

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Re: Matteo Renzi vuole Consigli: rispondiamo
« Risposta #3 il: 13 Giugno 2014, 20:19:56 »
E bravo Prof Antonio Cantaro la sua iniziativa è stata un successo complimenti!

Questo è il passo saliente di quanto appare sul sito del Governo alla pagina dedicata:

Le proposte dei cittadini

04.06.2014
SINTESI DEI RISULTATI

Sono giunte, alla data del 30 maggio 2014, 39.343 e-mail all'account rivoluzione@governo.it .....
.....
Prima di passare all'analisi dei contenuti più significativi relativi ai 44 punti si segnala che sono pervenuti al medesimo account di posta diverse "petizioni", in molti casi non legate ai punti della proposta; quelle numericamente più consistenti sono state :

    9.765 email "Renzi rinnova il mio contratto"
    3.326 email "Sblocco contratti"
    1.038 email "Software libero e gratuito nella PA"
    1.489 email "Segretari comunali"

« Ultima modifica: 13 Giugno 2014, 20:21:44 da Gianluigi »
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Offline Gianluigi

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Re: Matteo Renzi vuole Consigli: rispondiamo
« Risposta #4 il: 14 Giugno 2014, 14:33:02 »
Che si imponga alla P.A. l'uso del software libero e gratuito, va bene; v'è però un altro, se non più grande poblema: l'accesso alla banda larga garantito a tutti ovunque sulterritorio nazionale risiedano.
Per "garantito" io intendo l'effettiva ed agevole possibilità di accesso ed utilizzo della banda larga in internet.
La rete, come sempre viene detto, è un grande mare di informazioni; e le informazioni sono la base ed anzi i mattoni della conoscenza. La conoscenza, a sua volta, è intimamente connessa con il potere, con la libertà. Se questa nostra attuale società, è - come viene chiamata - la società del'informazione, allora l'accesso sicuro, veloce e garantito diventa una questione di democrazia.
Non può dirsi concretizzata, allora, in una società dell'Informazione la democrazia, se non sono concretamente accessibili a tutti, in qualunque luogo geografico ci si trovi, gli strumenti che permettono il facile e veloce accesso all'informazione ed alla conoscenza.
Vi sono moltissimi luoghi sul nostro intero territorio nazionale, e ritengo la maggior parte, che non sono provvisti di accesso alla banda larga via cavo. Questa circostanza determina a macchia di leopardo l'esistenza di due categorie di cittadini: coloro che dispongono dela banda larga e coloro che ne sono di fatto privati. Tale privazione si erge come un effettivo ostacolo per le persone che vivono in tali luoghi, estromettendole sostanzialmente o comunque riducendo l'esercizio del loro naturale diritto all'effettiva ed agevole partecipazione alla conoscenza e dunque ad una partecipazione - in senso lato - democratica.

..Ah... quando c'era la SIP, che ha portato il telefono pure in....... !

Quanto sostiene vuott è vero e mi vede d'accordo.
E' anche vero che l'Italia pur essendo una nazione ad alta densità abitativa in molti casi e per varie ragioni, la principale delle quali è l'asprezza del territorio, vede (forse) maggiori difficoltà di altri paesi nella “democratica” distribuzione dei servizi basti pensare all'acqua potabile che è una delle maggiori vergogne nazionali.
Io credo che volendo con neanche troppo sforzo si potrebbero ottenere buoni risultati con la trasmissione via satellite che per come è conformato il ns. territorio forse sarebbe la via più semplice.
Basterebbe obbligare le multinazionali che così tanto ottengono da noi e così poco danno a dotare tutte le zone del territorio di ripetitori e a dare il servizio a prezzi concordati ragionevoli per tutti sia al Nord che al Centro che al Sud e su tutte le Isole grandi e piccole che siano.
Ciò non toglie che se l'amministrazione pubblica si dotasse di software open source si potrebbero liberare notevoli risorse per altri servizi compreso questo da te indicato.
Se invece vuott intende una spesa ciclopica per portare i cavi ottici in ogni dove, allora io non sono per nulla d'accordo.
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Offline Gianluigi

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Re: Matteo Renzi vuole Consigli: rispondiamo
« Risposta #5 il: 14 Giugno 2014, 16:42:51 »
Se invece vuott intende una spesa ciclopica per portare i cavi ottici in ogni dove, allora io non sono per nulla d'accordo.
...e perché portarli là sì, e lì no ?
Perché là si può sostenere una spesa ciclopica, ed invece lì no ?  
Perché quelli là possono essere privilegiati, e quelli lì no ?
Perché tu sì, ed io no ?
Quale è il criterio adottato ?
Del ricavo economico ?
Ma la parità, la pari opportunità, la partecipazione democratica in uguaglianza all'interno di una società fanno mooolto spesso a pugni. :-X

...Ah... quando c'era la SIP, che ha portato il telefono pure in c....... !

Io non parlo di qui si e la no. Io parlo di spesa sostenibile, di senso della misura, di evitare spreco di risorse per megalomania. La fibra ottica non è un diritto primario, il diritto all'informazione quello si. Se uno ama vivere in posti quieti, solitari, appartati, tranquilli si accontenti di quello che “onestamente” una comunità può offrire. Se desidera l'impossibile allora si prenda il pacchetto completo, fatto di stress, caos, poca vivibilità, inquinamento insieme naturalmente alla costosissima informazione più veloce.
Comunque a parte Milano anche le “grandi” città non è che siano messe tanto bene in fatto di velocità come erroneamente qualcuno potrebbe credere.
Quando cera la SIP si faceva tutto col metodo “oggi spendiamo e viviamo bene che domani qualche fesso pagherà”.
In effetti credo che quella “c...” alla fine della tua frase di rimpianto che fa pensare “in capo al mondo”, per me dovrebbe essere completata con una parola il cui significato attesta una parte del corpo ben precisa, nascosta e ho proprio paura che una di quelle sia la mia.
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Offline Orionis

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Re: Matteo Renzi vuole Consigli: rispondiamo
« Risposta #6 il: 15 Giugno 2014, 22:33:59 »
Cari ragazzi, (posso chiamarvi così ?), mi infilo in questa vivace discussione per portare altra legna al rogo.
Premetto che questo Forum non vuole ne deve essere una tribuna politica (credo siamo d'accordo) per cui non parlo di partiti ne di singoli politici, ma piuttosto del sistema politico e delle classi dirigenti che dal boom economico degli anni '60 a domani (l'oggi è già finito) non si sono mai posti la domanda fondamentale "Dove saremo e cosa faremo fra 10 anni?, e fra vent'anni, e fra trent'anni?".
Se la domanda se la sono posta, io non l'ho mai captata.
Quando si parla di Grandi Opere, queste sono sempre intese come enormi investimenti (o sperperi) di denaro per infrastrutture localizzate geograficamente (Ponte sullo Stretto   :evil:) o indirizzate a una piccola parte della popolazione (TAV  :evil: :evil:).
Ma pensare a qualcosa di meno eclatante, indirizzato però ai bisogni immediati e del prossimo futuro di buona parte, se non tutta, la popolazione, è così impossibile?

Esco un attimo dal seminato per citare un'idea che mi assilla da anni: il problema dell'acqua, visto anche in chiave di variazioni climatiche drastiche, repentine e durature. Il 57% dell'acqua 'prodotta' in Italia va persa, una percentuale doppia (e che già mi stupisce) rispetto a Paesi europei più evoluti. Il Nord va spesso sott'acqua, il Sud è spesso in siccità, le Isole sono perennemente in scarsezza idrica.
Forse dedicare attenzione e cervelli per analizzare possibili soluzioni e quindi realizzarle, anche se dovessero occorrere 20 anni (e penso alla grande Bonifica laziale) sarebbe più utile e produttivo di un treno veloce, che poi veloce non è e nessuno usa.

Venendo a bomba:
Citazione
l'accesso alla banda larga garantito a tutti ovunque sul territorio nazionale risiedano.
Caro vuott, per quanto detto sopra, sarebbe forse meglio pensare di portare la connettività Internet con prestazioni decenti a tutti, prima di portare i Terabits a qualcuno.
Una citazione:
Citazione
Fonte:http://www.forbes.com: [paper from Arthur D Little and Ericsson]
"And finally, the real information coming out of this paper is that national broadband is a much better
investment than fast broadband.
Getting everyone, however rural, up to 2 Mbits produces a much better return on investment than trying
to make sure that urban areas have 50 Mbits, or 100.
Which rather makes sense if it is the move from dial up to broadband which produces the biggest jolt
of economic growth."
--------
Citazione
Per "garantito" io intendo l'effettiva ed agevole possibilità di accesso ed utilizzo della banda larga in internet.
Qui la parola chiave è 'garantito': questa è una fondamentale questione legislativa e di controllo dell'applicazione delle norme.
Da misero ignorante in materia legislativa, mi sembra di ricordare che tutti i contratti per servizi devono essere reciprocamente vantaggiosi per il fornitore e per l'usufruitore.
Eppure le regole che stabiliscono qual'è il livello minimo di servizio erogato dal fornitore sono sempre sbilanciate a loro favore.
Cosa me ne faccio di una connessione a 100Mbit con una banda minima garantita di 128Kbit? E per quanto tempo deve andare avanti con un servizio che è 1/1000 di quello pattuito (e che pago) senza una corrispondente riduzione del canone?
-------
Citazione
Se uno ama vivere in posti quieti, solitari, appartati, tranquilli si accontenti di quello che “onestamente” una comunità può offrire
Caro Gianluigi, mi trovi perfettamente d'accordo, purchè di definisca in maniera ineccepibile in cosa consiste il 'minimo' di servizi che la comunità DEVE offrire. E guarda che sono ancora più estremista: lo stesso concetto lo estendo a TUTTI i servizi di base (acqua, luce, gas, fogne).
Se decido di comprarmi un pezzo di terreno in collina lontano da tutti e costruirmi una casa, è giusto che la collettività paghi buona parte delle spese necessarie per portarmi questi servizi? E le frazioni di montagna con 50 residenti è giusto che debbano usufruire di servizi tecnologici innovativi a spesa dello Stato? Forse bisognerebbe riflettere anche sulla necessità (in tempi medio/lunghi) di cambiamento dell'organizzazione sociale.

-----
E per finire questo tomo, ricollegandomi alla domanda iniziale (mai espressa), voglio riportare 2 piccole ma significative tabelle sulla variazione del numero di utilizzatori Internet in 10 anni, giusto per ribadire che se non si pensa subito al prossimo futuro ci si mette un attimo a finire fuori dai giochi:
Citazione
Fonte:http://royal.pingdom.com/2010/10/22/incredible-growth-of-the-internet-since-2000/
Internet users
===============================================
Top 10 countries on the Internet in 2000
1       United States    95.1 million
2       Japan       47.1 million
3       Germany    24.0 million
4       China       22.5 million
5       South Korea    19.1 million
6       United Kingdom    15.4 million
7       Italy       13.2 million
8       Canada       12.7 million
9       France       8.5 million
10       Australia            6.6 million

===============================================
Top 10 countries on the Internet in 2010
1 (4)       China       420.0 million
2 (1)       United States    239.2 million
3 (2)       Japan       99.1 million
4 (13)       India       81.0 million
5 (14)       Brazil       75.9 million
6 (3)       Germany    65.1 million
7 (18)       Russia       59.7 million
8 (6)       United Kingdom    51.4 million
9 (9)       France       44.6 million
10 (61)            Nigeria            44.0 million

Solo 2 osservazioni: dov'è l'Italia, e guardate dov'è la Nigeria!


Se per caso siete ancora qui, e svegli, mi scuso per avervi frastornato con questa lunga e pesante chiacchierata, purtroppo virtuale (sarebbe stato bello davanti un piatto di salumi e un buon bicchiere di vino  :2birre:)
Forse sono (siamo) un pò  :ot:; da domani tornerò a parlare di Strutture e Classi  :hatecomputer:

Buona notte e  :ciao:


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Offline vuott

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« Ultima modifica: 18 Luglio 2014, 18:48:48 da vuott »
« Chiunque, non ricorrendo lo stato di necessità, nel proprio progetto Gambas fa uso delle istruzioni Shell o Exec, è punito con la sanzione pecuniaria da euro 20,00 a euro 60,00. »