Autore Topic: Le prime poesie dell'intelligenza artificiale  (Letto 135 volte)

Offline vuott

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Re:Le prime poesie dell'intelligenza artificiale
« Risposta #1 il: 01 Maggio 2018, 11:57:43 »
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.

Dovremo preoccuparci quando cominceranno a scrivere robe tipo questa...
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