Autore Topic: Gambas3: alcune considerazioni  (Letto 1579 volte)

Offline andy60

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Gambas3: alcune considerazioni
« il: 18 Luglio 2011, 10:16:33 »
Vista la diffusione del Pinguino, vista la potenza e la capacità di g3 nel dare la possibilità di creare applicazioni veramente fantastiche, mi aspetterei molto di più da tutta la comunità di utenti, non mi riferisco alla nostra in particolare, anche se trovo strano che il componente gridbox, una vera killer application per tanti altri programmi, sia stato scaricato da pochissimi utenti. Se si va sul forum di ubuntu, la grande parte delle discussioni verte su Unity (a che serve....parlarne....tanto non lo cambiano e se uno vuole utilizza gnome), sulla nuova versione che verra' (a livello di mania...oltre 10000 posts), su qualche altro applicativo (giusto), sui bugs del sistema (giusto), su quello che manca a Libreoffice (quando il 95% degli utenti non sa fare un'estrazione dati).

Non ci si lamenti che poi si dica che Linux non è pronto x tutti. I mezzi ci sono ma la sensazione è che agli utenti non vada di usare con efficacia il pc. Oppure si puo' leggere come una grande opportunità per quelli che armati di buona volontà hanno voglia di creare applicativi Linux.

Offline Ceskho

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Re: Gambas3: alcune considerazioni
« Risposta #1 il: 18 Luglio 2011, 10:21:42 »
Scusami Andy ma mi sfugge il senso del post? Leggendo ho perso il filo del discorso e pertanto non capisco la tua discussione dove voglia sfociare. Capisco che è Lunedì e lavorare uccide già in partenza. Capisco che mi aspetta una settimana dura ma se mi faciliti il discorso potrei partecipare attivamente alla discussione!

Offline akrobaticone

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Re: Gambas3: alcune considerazioni
« Risposta #2 il: 18 Luglio 2011, 12:07:31 »
prova a fare una ricerca sul frum di Ubuntu e vedi cosa viene fuori
un esempio
http://forum.ubuntu-it.org/index.php/topic,397181.20.html

ci sono mille pregiudizi nei confronti di gambas e sono duri a morire
personalmente ritengo che sia una vera e propria killer application.

C'è da dire che ora Gambas è la creatura di una persona sola che viene aiutata da una comunità, ma mi sembra al momento poco disposta a cedere qualche cosa.....
« Ultima modifica: 18 Luglio 2011, 15:57:19 da Akrobaticone »
"e il naufragar m'è dolce in questo mar"

Offline Ceskho

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Re: Gambas3: alcune considerazioni
« Risposta #3 il: 18 Luglio 2011, 15:31:11 »
Il problema principale è la gente è come un ammasso di pecore. Se una persona (che viene ritenuta un guru) dice che Gambas è una merda allora tutti giù a seguilo senza riflettere perchè tanto lui ha sempre ragione. Sul quel post, ad esempio, ho già espresso il mio pensiero come "Il figlio di mio padre". Purtroppo è così ovunque. A volte mi stupisco di come gridiamo a gran voce le libertà del software libero e poi siamo noi i primi mentalmente troppo chiusi per cambiare|

Offline tornu

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Re: Gambas3: alcune considerazioni
« Risposta #4 il: 19 Luglio 2011, 21:09:12 »
Il problema principale è la gente è come un ammasso di pecore. Se una persona (che viene ritenuta un guru) dice che Gambas è una merda allora tutti giù a seguilo senza riflettere perchè tanto lui ha sempre ragione. Sul quel post, ad esempio, ho già espresso il mio pensiero come "Il figlio di mio padre". Purtroppo è così ovunque. A volte mi stupisco di come gridiamo a gran voce le libertà del software libero e poi siamo noi i primi mentalmente troppo chiusi per cambiare|
La penso come te.....(una volta tanto  ;):ok:
Il software è come il sesso, è meglio quando è libero. (Linus Torvalds)

Offline andy60

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Re: Gambas3: alcune considerazioni
« Risposta #5 il: 19 Luglio 2011, 23:03:56 »
io sono cambiato da tempo e sto traslocando i mie programmetti tutti su g3,anche se purtroppo la mia banca è cieco-sordo-muta

Offline Ceskho

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Re: Gambas3: alcune considerazioni
« Risposta #6 il: 22 Luglio 2011, 18:25:16 »
io sono cambiato da tempo e sto traslocando i mie programmetti tutti su g3,anche se purtroppo la mia banca è cieco-sordo-muta

il campo aziendale è diverso. Io lavoro con software open source e le aziende sembrano accettare di buon gusto questa filosofia. Prima ero scettico ma da quando ho iniziato a lavorare in questo settore ho capito che le aziende sono molto aperte purchè abbiano la sicurezza di essere guidate passo passo verso il cambiamento. DAl nostro ufficio passano dai piccoli imprenditori autonomi/liberi professionisti ai grandi distributori e tutti escono con un sistema gestionale completo che lavora con server GNU/Linux e gestionali open source.

Ora quando le ggo che la gente prova a far migrare gli altri verso il software e non ci riesce inizio a pensare che evidentemente non ci prova abbastanza!!

Offline andy60

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Re: Gambas3: alcune considerazioni
« Risposta #7 il: 23 Luglio 2011, 07:16:51 »
la mia azienda è enorme e mi sono sempre scontrato con interessi che hanno portato in altre direzioni :evil: pero' mi piacerebbe vendere un mio crm a tutti i concorrenti....parliamone
« Ultima modifica: 23 Luglio 2011, 07:34:39 da andy60 »

Offline akrobaticone

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Re: Gambas3: alcune considerazioni
« Risposta #8 il: 23 Luglio 2011, 09:04:19 »
@Andy
la mia banca è differente.......... :ok:

Io lavoro nel campo della strumentazione di misura e in questo settore open source è una parola pressochè sconosciuta.
Lo standard è windows e il resto non esiste.
Ci sono sistemi che funzionano da anni e risulta estremamente complicata e dispendiosa una migrazione
pensate solo a tutto il patrimonio di fogli di calcolo e documenti infarciti di macro, database, software, che si usano quotidianamente e che sono stati costruiti dagli utilizzatori finali che di informatica ne capiscono poco, ma che si sono arrangiati a costruire i loro strumenti.
In ambito industriale e aziendale è fondamentale essere efficenti subito e per molte applicazioni non esiste alternativa.
Provate a mettere a confronto Labview per Win e per Linux, non c'è paragone.

le cose cambiano un po e si prendono in considerazione i firmware installati sui dispositivi
Uno strumento distribuito da noi all'avvio mostra un Tux sorridente  che troneggia sul display.

Le discussioni sul perchè Windows sia più diffuso che Linux e su quale sia meglio dei due popolano il web e i forum.
la questione posta da Andy credo si riferisse al fatto che Gambas sia poco diffuso e la comunità non lo prenda in considerazione.
come nella mia risposta precedente credo che ci sia una esagerata diffidenza da parte di molti "Guru" o presunti tali verso il gamberetto dovuta a pregiudizi  e ignoranza.
Spesso chi risponde programma per mestiere e ragiona in termini di operabilità e produttività.
le stesse discussioni avvenivano anche su Windows quando i "professionisti del software" disdegnavano VB scegliendo Visual c o altri complicati ambienti di sviluppo.
Il risultato è stato però che VB ha reso possibile ai trafficoni( e non solo) di creare applicazioni in tempi rapidi per risolvere problemi contingenti.La democratizazione del software come qualcuno l'ha definita.
Secondo mè Gambas rappresenta la stessa cosa, un ambiente di sviluppo immediato e intuitivo, la creazione rapida di interfaccie grafiche e un codice molto semplice. Il python sarà più potente, ma non mi sembra così immediato e  poi all'inizio avrà avuto anche lui gli stessi problemi, ma in molti ci hanno creduto e si è sviluppato.
Sarebbe bello vedere G. tra le applicazioni predefinite di qualche distro......

Credo che una buona pubblicità sia quella di proporre applicazioni scritte in Gambas che possano interessare molti utenti e che stimolino la curiosità e l'interesse anche al di fuori dei forum in cui si parla di Linux e distro varie.
Se un programma ha successo perchè è semplice e risolve molti problemi o ha funzioni interessanti, inevitabilmente fa conoscere anche l'ambiente nel quale è stato creato. 
Per quanto mi riguarda le poche(e maldestre) cose che ho fatto le ho subito messe a disposizione evidenziando i pregi del sistema con il quale sono state sviluppate.

Gambas è una creatura di Minisini, ma se dovesse decidere di diventare un missionario in uno sperduto paesini dell'antardide, Gambas continuerebbe ad esistere e svilupparsi?
Credo di ripetermi ancora una volta , ma in fin dei conti questa è la critica più grande che viene rivolta a G.
 
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Offline Ceskho

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Re: Gambas3: alcune considerazioni
« Risposta #9 il: 23 Luglio 2011, 10:58:13 »
la mia azienda è enorme e mi sono sempre scontrato con interessi che hanno portato in altre direzioni :evil: pero' mi piacerebbe vendere un mio crm a tutti i concorrenti....parliamone

La tua questione credo sia un'anticchia più complessa. Tu lavori in un grande gruppo che avrà otto miliardi di sedi soltanto in Italia. Avere tante sedi dislocate vuol dire avere ottanta miliardi di dipendenti su tutto il territorio. Tutti hanno da dire la loro e magari qualcuno riserve anche idee geniali ma difficilmente verrà ascoltato perchè altrimenti si dovrebbe dar voce a tantissime persone. A quei livelli devono essere le alte sfere (o qualcuno molto vicino a loro) ad interessarsi a questi argomenti.

Vogliamo parlare del software che usano alle poste o negli ospedali? Avete mai visto quei bruttissimi gestionali ancora sotto dos che popolano la pubblica amministrazione?

Siamo un paese in cui internet si sta diffondendo solo da un paio di anni e solo ed esclusivamente grazie a F_a_c_e_b_o_o_k. Cosa ti aspetti da questa gente? Che sia alfabeticamente competente in ambito informatico?

Da quando faccio questo lavoro ne sto vedendo di cotte e di crude e mi rendo conto che la gente sta messa veramente, ma veramente, male!!!

Offline andy60

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Re: Gambas3: alcune considerazioni
« Risposta #10 il: 23 Luglio 2011, 14:16:42 »
@cwsko
Scrivere poco non vuol dire non essere coscienti della complesdita'del problema, ma scrivo da iphone!!!
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Offline Ceskho

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Re: Gambas3: alcune considerazioni
« Risposta #11 il: 23 Luglio 2011, 16:14:36 »
@cwsko
Scrivere poco non vuol dire non essere coscienti della complesdita'del problema, ma scrivo da iphone!!!
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Non ho in nessun modo insinuato che tu non sia a conoscenza della complessità. La mia era una semplice frase d'apertura dettata dall'argomento trattato.

Offline Picavbg

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Re: Gambas3: alcune considerazioni
« Risposta #12 il: 23 Luglio 2011, 23:56:31 »
L'ambiente operativo va visto, secondo me, anche in funzione delle conoscenze, o meglio della mancanza di conoscenza adeguata per favorire migrazioni verso un ambiente diverso. Mentre è sicuramente valido il concetto "rapporto costi-risultati pratici" in aziende  pubbliche e grosse aziende private, in cui intervengono anche variabili legate alle scelte di politica aziendale, nonché la mancanza di aperture mentali degli organi decisionali verso i rinnovamenti degli strumenti tecnologici. Lo stesso non si può dire delle piccole aziende, come quelle a carattere familiare o di corpi sociali ristretti, dove il processo di rinnovamento è strettamente legato ai supporti esterni, cioè ai comuni venditori di hardware e software; questi ultimi non hanno propensioni verso l'Open Source, per la chiara compressione del loro programma lucrativo di sopravvivenza. Infatti la piccola azienda ha, difficlmente, al suo interno persone capaci di prendere in carico la manutenzione di prodotti software per le propire necessità gestionali, perciò si affida ai propri consulenti informatici. Una spinta decisa verso l'Open Source potrebbe venire proprio da detti consulenti che, però, difficilmente proporanno ai propri clienti soluzioni con cambiamenti radicali, proprio perchè temono la scadimento dei loro guadagni. Aggiungerei poi anche l'obbligatorietà, quasi certa, a cambiare non solo l'ambiente operativo con tutto il software di corredo, ma anche dell'hardware su cui far girare il nuovo ambiente. Codesto è stato l'ostacolo ad oggi invalicabile che  ha impedito la migrazione da me proposta circa un mese fa alla ditta presso la quale acquisto periodicamente il caffè che consuma la mia famiglia. Ho anche proposto una visione del mio modestissimo ambiente informatico, attraverso gli strumenti di cui dispongo, compreso il programma Gambas in corso di allestimento. Ebbene, detta azienda, a conduzione familiare, si dimostra scettica alla migrazione, proprio perchè non vuole affrontare il costo per rinnovare il proprio parco di personal computer. Se sia una decisione maturata all'interno della famiglia o suggerita da un consulente informatico non mi è dato sapere; è pur vero che esiste un non indifferente scetticismo verso il nuovo, tanto da non volere nemmeno conoscere Linux. La realtà indicata come esempio è una delle tantissime esistenti in Italia che, con poca spesa, potrebbero migliorare la propria vita giornaliera dentro la propria azienda. Si contentano di imprecare mille volte al giorno verso l'attuale S.O., ma nonostante tutto, non hanno il coraggio di cambiarlo. Si affidano ai propri consulenti informatici che li riempiono di software, anche inutili, quasi tutti senza licenza d'uso, con inevitabili rischi fiscali per  utilizzo illegale di software.
É chiaro che il primo nemico dell'Open Source è la diffidenza, figlia dell'ignoranza. Non basta Facebook, nè Internet, per crescere occorre tempo e pubblicità, tanta pubblicità capillare. Questo è quello che la nostra missione di programmatori, appassionati dell'Open Source ha il compito di svolgere nelle famiglie e nelle piccole aziende.
Come al solito, mi sono dilungato, ma non ho saputo essere più conciso di così. L'argomento è impegnativo e molto appassionante e, sicuramente, andrebbe ragionato molto più a lungo.
 :ciao: :ciao:
:ciao:

Offline andy60

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Re: Gambas3: alcune considerazioni
« Risposta #13 il: 24 Luglio 2011, 01:27:10 »
@cwsko
Scrivere poco non vuol dire non essere coscienti della complesdita'del problema, ma scrivo da iphone!!!
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Non ho in nessun modo insinuato che tu non sia a conoscenza della complessità. La mia era una semplice frase d'apertura dettata dall'argomento trattato.

vieni qua tie' na birretta :2birre:

Offline Ceskho

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Re: Gambas3: alcune considerazioni
« Risposta #14 il: 26 Luglio 2011, 18:07:15 »
...Una spinta decisa verso l'Open Source potrebbe venire proprio da detti consulenti che, però, difficilmente proporanno ai propri clienti soluzioni con cambiamenti radicali...

Io lavoro presso un perito informatico e dalla nostra porta non esce mai un computer con windows. La gente ne è entusiasta. Te lo posso assicurare!